Dobbiamo aiutarli a casa loro

Poiché non è detto che debbano dirlo solo coloro che non sanno immaginare altro che respingerli

Adri Allora
3 min readJun 10, 2024

Immagina la situazione

  1. arriva una persona in Italia, non ha documenti, non ha niente;
  2. la si accoglie, la si rimette in salute, le si lascia il tempo per riprendersi (magari parlare con unǝ o più professionistɛ che possano supportarla);
  3. le si spiega cosa ne sarà di lei, e cioè: (punti 4–11)
  4. la si profila, si profila anche il contesto da cui proviene;
  5. la si forma: lingue, diritto, quello che serve. La si fa vivere qui, in mezzo a noi, per tutto il tempo che serve alla formazione;
  6. con il suo aiuto, la si inserisce in un gruppo (bisogna comporre bene il gruppo, perché deve funzionare);
  7. il gruppo ha l’obiettivo di costruire un’azienda che possa funzionare in un contesto estero, se non uno di quelli da cui provengono le persone migranti (se c’è una guerra, sono soldi buttati), uno di quelli confinanti;
  8. i membri del gruppo ricevono lo status di cittadini europei temporanei: perché devono essere tutelati;
  9. il gruppo, insieme a funzionari del governo italiano, si sposta, legalmente, nel territorio di destinazione. Il gruppo ha un portafoglio e acquista terreni, erige edifici, compra materie prime, intesse relazioni. Costruisce una piccola economia in un settore ben definito prima della partenza: manifattura, allevamento, agricoltura, servizi. Ma deve essere in grado di (cioè le persone che ne fanno parte devono avere gli strumenti finanziari e culturali per) replicarsi e crescere lì dov’è.
  10. L’azienda italiana all’estero deve mantenere i rapporti con la madrepatria: informarla dell’andamento del progetto, poter chiedere aiuto sia finanziario che politico, chiedere trasferimenti. Funge da punto di riferimento per altre persone migranti, diventa una scuola e un modello di sviluppo. Cambia anche: l’idea non è riprodurre altrove l’Italia ma esportare la possibilità di farcela. Se questo significa avviare e ibridare nuovi modelli di economia, di produzione e di vita, purché questi modelli garantiscano i principi di democrazia, libertà, uguaglianza che stanno alla base del nostro stile di vita.
  11. L’azienda italiana all’estero deve essere valutata, deve diventare autonoma e, appena lo diventa, la cittadinanza europea di ogni membro del gruppo diventa definitiva: a quel punto hanno soldi (la loro parte del profitto aziendale), hanno esperienza lavorativa spendibile qui e possono decidere del loro destino sapendo che hanno la cittadinanza europea.

E se l’azienda italiana all’estero non funziona? Bisogna capire perché, valutare dove abbiamo sbagliato (settore? Composizione del gruppo? Formazione delle competenze? Entità dell’investimento? Gestione della politica italiana con lo Stato di collocazione dell’azienda?), parlarne con il gruppo, confrontare le imprese di successo e quelle che non lo sono, e cercare di replicare i casi di successo.

E se le persone non vogliono partecipare al progetto? La maggior parte delle persone che viene qui vuole una possibilità di farcela (di lavorare onestamente, di mettere su famiglia, di sopravvivere), questo progetto significa fornire questo tipo di possibilità. Se le persone non vogliono partecipare al progetto bisogna capire perché, e provvedere affinché la collaborazione sia il cemento con cui si costruisce un nuovo modo di gestire l’emergenza migranti. L’ideale sarebbe che i gruppi fossero misti, di persone migranti e non-migranti che hanno competenze specifiche da mettere al servizio del progetto stesso.

Ma… come si finanzia questo progetto?

Un buon inizio potrebbe essere smettere di dare milioni di euro ai dittatori che nel sistema attuale sono incentivati a rendere impossibile la vita dei e delle migranti, per spingerle a migrare e usarli come strumento di ricatto nei confronti di un’Europa vista come vacca da mungere.

Il problema non sono le persone che migrano, ma quello che hanno intorno alla partenza (che causa disperazione e muove all’espatrio) e quello che trovano una volta che arrivano qui (che esclude opportunità e indice all’illegalità chiunque non abbia già strumenti per sottrarvisi).

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Adri Allora

Linguist, entrepreneur (co-founder of Maieutical Labs), curious. I’m here on Medium mostly to learn, even when I write something.