Una sana e consapevole libidine
Nel marzo del 2016 ho mandato a una manciata di piccole case editrici il manoscritto della pornogrammatica.
La mail (con poche variazioni) diceva:
Buongiorno,
mi chiamo Adriano Allora e ho scritto la Pornogrammatica perché volevo scrivere un libro di regole che rompesse tutte le regole.
Volevo anche scrivere una grammatica divertente e stimolante, giusto per dimostrare che è possibile.
La pornogrammatica usa il sesso per spiegare la struttura grammaticale.
I preliminari sono molto semplici e servono, come sempre i preliminari, a prendere le misure e ad eccitare: se le piace l’introduzione, le piacerà tutto il libro, anche se non ha idea di quel che l’aspetta. E ce n’è da sfamare le menti più golose, perché per rendere conto della ricchezza di un sistema linguistico ho dovuto attingere a tutte le pratiche sessuali che mi venivano in mente, a ogni toy che potesse funzionare come metafora e a tutti i ruoli e i giochi che fossero in grado di rappresentare aspetti specifici della grammatica.
Va poi detto che il sesso è solo la parte scandalosa e divertente del libro, anche i lettori che amano i giochi d’immaginazione, l’enigmistica, la sfida intellettuale troveranno pane per i loro denti, perché nascosta dietro i frizzi e lazzi del sesso e dell’allocutivo in seconda persona c’è un’impostazione rigorosa e innovativa, che tratta la grammatica non come una liturgia ma come un metodo. Anzi, come il metodo ideale per analizzare e vedere i limiti di quello che è il nostro principale strumento del pensiero cosciente: la lingua storico-naturale.
Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi porgo cordiali saluti,
Da lì in poi sono trascorsi due anni per arrivare alla pubblicazione di un volume molto diverso da quello che avevo proposto, delle cui differenze sono tuttavia grato all’editore Lindau che le ha incoraggiate.
Le cose sono poi andate in maniera un po’ diversa da come me le aspettavo: il volume non è stato editato quanto si sarebbe dovuto né promosso quanto si poteva (ad esempio: presentazione allo stand dell’editore al Salone del Libro di Torino? Non pervenuta) e, ma dubito che le cose siano connesse, non ha riscontrato il successo auspicato: ho ricevuto un rendiconto l’anno successivo alla pubblicazione secondo il quale mi erano dovuti circa 150 euro (approssimativamente 200 copie vendute) che non ho mai visto e poi più nulla. Quando ho proposto un seguito in cui si passasse dalla punteggiatura ad argomenti più di sostanza (verbale) la risposta è stata freddina.
Gli eventi successivi hanno lasciato trapelare qualcosa di bizzarro: sono stato contattato dalla casa editrice la quale mi proponeva di comprare a un prezzo super forfettario le ultime copie rimaste, io ho tentennato un po’, poi quando rileggendo il contratto ho scoperto che in quel caso sarei tornato proprietario dei diritti ho accettato ma a quel punto loro non erano più disponibili… perché volevano vendermele, allora? Misteri della fede.
Ma preferisco non dilungarmi troppo su questi dettagli perché lo scopo del presente post non è tanto raccontare le vicissitudini della giovane e disinibita grammatica quanto annunciare che, stanco di avere quei files che si girano i pollici (è roba digitale e nessuno ha mai specificato di quali dita debba trattarsi… e che cosa ne faccia, di quelle dita), ho deciso di dare loro una nuova forma: brevi dispense tematiche che rilascerò gratuitamente con i tempi permessi da tutto il resto (devo rieditare quel materiale e, al di là della soddisfazione di eventuali feedback da parte di chi le leggerà, non è esattamente prioritario nel contesto generale delle cose).
Ecco quindi il primo capitolo di questo nuovo corso su, tanto per stare allegri, fonetica e fonologia: scaricalo, leggilo, godilo. Non avrai mai avuto così tanto sesso completamente gratis in una volta sola (ed è solo l’inizio ^___^)!
E buon divertimento con i suoni della lingua italiana!